. A Cancello, terra anche
di musiche popolari, in questo periodo ha il sapore del folklore. Sabato
27 agosto 2011 in piazza San Giorgio si svolgerà la
manifestazione 2^ edizione “CANCELLO FOLK” curata dall'Associazione Culturale "PRIMAVERA" col
patrocino della Provincia di Catanzaro e del Comune di Serrastretta e
in collaborazione del gruppo folk "I Giuvani Calabrisi.
Prenderanno aperte al raduno, i gruppi folkloristici: “I Giuvani
Calabrisi”; “I Calabriselli di Limbadi”; “Magna Grecia”;Città di
Castrovillari.
Il
raduno è previsto alle ore 20:00, nell’area retrostante la scuola
dell'infanzia ”, mentre alle ore 20:30 inizierà la sfilata per le
principali vie del paese.
Nello scenario della Piazza, l’evento propone all’attenzione
del pubblico, negli stand allestiti, le eccellenze gastronomiche
tipiche del paese mentre si susseguirà la musica e le tradizioni
abbinata ad attacchi d’epoca.
L'Associazione Culturale "PRIMAVERA" ha programmato un vero e proprio festival orientato soprattutto
come importante veicolo di promozione del nostro territorio per regalare
ai tanti turisti e forestieri oltre che ai residenti, sani momenti di
divertimento all’insegna delle tradizioni tipiche, dei costumi, dei
sapori e dell’ospitalità della nostra terra”.
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BENEDETTO XVI
a Lamezia Terme
Saranno circa 600 i disabili in carrozzina che parteciperanno alla
celebrazione eucaristica presieduta dal Sommo Pontefice, domenica
prossima nell'area "Benedetto XVI"; i disabili deambulanti saranno circa
1300 ed i volontari che si occuperanno di loro quasi 2 mila.
Queste le cifre fornite dalla sottosezione lametina dell'Unitalsi guidata da Luigi Benvenuto che spiega: "Quella dell'Unitalsi è una "storia di servizio" che dal 1903, anno della sua fondazione, si è sempre alimentata del desiderio di essere uno 'strumento' nelle mani di Dio, per portare la speranza dove c'è disperazione, un sorriso dove regna la tristezza".
Il presidente dell'Unitalsi lametina rimarca che si tratta di una missione semplice che si nutre del desiderio di vivere il Vangelo nella quotidianità, offrendo, ciascuno secondo le proprie possibilità, un contributo fondamentale per costruire una società dove ci sia spazio per la carità.
"Nel rispetto di questa missione – sottolinea ancora Benvenuto - che la venuta del Papa a Lamezia coinvolge l'Unitalsi(sottosezione di Lamezia Terme), che si occuperà dell'accoglienza dei disabili e di tutte le persone in difficoltà che parteciperanno alla celebrazione del Santo Padre.
Coinvolti direttamente da S. E. Mons. Luigi Cantafora, pur consci dell'impegno che ci è stato affidato abbiamo risposto 'si' con gioia ed entusiasmo".
L'associazione si è fatta carico di coinvolgere, insieme alla Curia ed a tutte le altre Sottosezioni Unitalsi presenti in Calabria, tutte le persone che si trovano in una situazione di disagio per poter trascorrere una giornata di festa e di preghiera insieme a Benedetto XVI.
I preparativi sono quasi pronti, associazioni, volontari forze dell'ordine, sono pronti per il grande evento storico in Calabria. C'è un grande entusiasmo dalla notte, tutti a fare gli ultimi ritocchi.
Anche l'Associazione Primavera è presente a dare il proprio contributo ad aiutare i disabili ad avere la benedizione del Santo Padre.
E' tutto pronto si attendono i fedeli ad accogliere il Santo Padre.
Tutta la platea e piena dei fedeli.
Sono le 10:00 il Santo Padre sta per arrivare.
I fedeli accolgono il Santo Padre con un grande applauso.
"Santo Padre,
la gioia è grande e traboccante!
La notizia della Sua Visita ci ha riempiti di stupore e gratitudine per essere stati destinatari di tanta benevolenza.
Questi sentimenti si sono accresciuti, nell’attesa di questo giorno, perché l’annuncio della Sua visita ha messo in moto la Chiesa e la società civile.
E ora, Santità, siamo intorno a Lei: il nostro cuore sussulta per la Sua presenza, il nostro spirito attende la Sua parola.
La Diocesi di Lamezia Terme La accoglie in festa insieme a tanti fratelli e sorelle venuti da tutta la Calabria. Così chiamò questa terra per la prima volta Papa Martino I, mentre salpava dalle sue coste diretto esule a Bisanzio. La Calabria, terra bella, ma anche ferita, talvolta rassegnata, ricca di storia, di valori genuini, di sentimenti religiosi e di gioventù.
Questo evento ci unisce, ci fa sentire popolo di Dio, fratelli perché figli dell’unico Padre.
«Nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, cammina!» (At 3,6) è la Parola che ci ha accompagnato in questo tempo di preparazione alla Sua Visita Pastorale e ora, lo stesso successore di Pietro, è qui in mezzo a noi per confermarci nella fede, per incoraggiarci nella speranza, per esortarci alla carità che tutti siamo chiamati a esprimere tra noi e anche nelle molteplici forme del vivere sociale.
Santità, siamo assetati, affamati, desiderosi di ascoltare e ricevere da Lei la Parola di verità, la Parola che risolleva, rialza, fa rivivere! Siamo pronti ad ascoltare la Parola generatrice della vera vita, poiché non vogliamo che il nostro popolo perisca per mancanza di conoscenza (cfr. Os 4,6).
Nel 2006, nella Basilica Vaticana, Lei così esortò i pellegrini calabresi: «Non stancatevi... di attingere con coraggio dal Vangelo la luce e la forza per promuovere un’autentica rinascita morale, sociale ed economica della vostra Regione» (Udienza, 13 dicembre 2006).
Oggi attendiamo il Suo autorevole incoraggiamento, la Sua spinta, perché la nostra fede, purificata dal crogiolo della nostra storia, possa essere nel presente sempre più luminosa e audace e la nostra Chiesa sappia osare, perché innamorata di Cristo e dell’Evangelo.
In questo territorio già intriso di spiritualità grazie agli insediamenti monastici basiliani e, in tempi recenti, simbolo di speranze di sviluppo economico mai pienamente intrapreso e sostenuto, qui oggi celebriamo l’Eucaristia con il Successore di Pietro.
La promessa del Signore, di essere con noi per sempre, si realizza. La gioia è al culmine; è una gioia che proviene dalla Pasqua del Cristo ed è simbolicamente significata dal dono che la nostra Chiesa Le offre.
Grazie Santità, per la Sua presenza in mezzo a noi, per la consolazione e il conforto che la Sua Visita infonde nei nostri cuori e per lo slancio di fede che suscita nelle nostre vite".
Queste le cifre fornite dalla sottosezione lametina dell'Unitalsi guidata da Luigi Benvenuto che spiega: "Quella dell'Unitalsi è una "storia di servizio" che dal 1903, anno della sua fondazione, si è sempre alimentata del desiderio di essere uno 'strumento' nelle mani di Dio, per portare la speranza dove c'è disperazione, un sorriso dove regna la tristezza".
Il presidente dell'Unitalsi lametina rimarca che si tratta di una missione semplice che si nutre del desiderio di vivere il Vangelo nella quotidianità, offrendo, ciascuno secondo le proprie possibilità, un contributo fondamentale per costruire una società dove ci sia spazio per la carità.
"Nel rispetto di questa missione – sottolinea ancora Benvenuto - che la venuta del Papa a Lamezia coinvolge l'Unitalsi(sottosezione di Lamezia Terme), che si occuperà dell'accoglienza dei disabili e di tutte le persone in difficoltà che parteciperanno alla celebrazione del Santo Padre.
Coinvolti direttamente da S. E. Mons. Luigi Cantafora, pur consci dell'impegno che ci è stato affidato abbiamo risposto 'si' con gioia ed entusiasmo".
L'associazione si è fatta carico di coinvolgere, insieme alla Curia ed a tutte le altre Sottosezioni Unitalsi presenti in Calabria, tutte le persone che si trovano in una situazione di disagio per poter trascorrere una giornata di festa e di preghiera insieme a Benedetto XVI.
I preparativi sono quasi pronti, associazioni, volontari forze dell'ordine, sono pronti per il grande evento storico in Calabria. C'è un grande entusiasmo dalla notte, tutti a fare gli ultimi ritocchi.
Anche l'Associazione Primavera è presente a dare il proprio contributo ad aiutare i disabili ad avere la benedizione del Santo Padre.
E' tutto pronto si attendono i fedeli ad accogliere il Santo Padre.
Tutta la platea e piena dei fedeli.
Sono le 10:00 il Santo Padre sta per arrivare.
I fedeli accolgono il Santo Padre con un grande applauso.
Dopo
il saluto dei fedeli, è il sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza ha
dareil benvenuto in Calabria, ma si rivolge con il Santo Padre con un
pensiero che sta tutti a cuore:
Benvenuto a Lamezia Terme “Santità”, nella nostra terra di Calabria, una terra di sofferenza.
Di straordinarie bellezze, di enormi
potenzialità e risorse, di grandi talenti ma, al tempo stesso, di
inaccettabile disoccupazione, di drammatiche ingiustizie e violenze.
Di antiche ed ininterrotte emigrazioni in tutti i continenti.
Di recente, terra di approdo di immigrati.
Terra di accoglienza, porta del Mediterraneo e rifugio di moltitudini di disperati in fuga.
Quest'area, che abbiamo attrezzato, è anch'essa segno delle nostre laceranti contraddizioni.
Grandi speranze e terribili delusioni si sono alternate.
Abbiamo aspettato invano il lavoro e l'industria.
Invece solo spreco di denaro pubblico.
Come tante, troppe volte nel Mezzogiorno.
Ma qui, nella più estesa area
industriale del Sud, diversi imprenditori hanno realizzato iniziative
serie e robuste e ci può essere ancora un'occasione concreta di futuro.
Lamezia, che Lei avrà modo di vedere
nelle prossime ore, è giovane ma con radici antiche. Ha visto fiorire
nella sua comunità tante preziose iniziative di volontariato e
solidarietà, anche con grande impegno della Chiesa locale.
È una città inclusiva che non ha mai dimenticato i più bisognosi e le persone in difficoltà.
Che ha affrontato momenti durissimi e
che ha ancora aperta la ferita del 5 dicembre scorso: la tragedia della
morte di 8 ciclisti nostri concittadini.
Una grande tragedia.
Di fronte al Parlamento tedesco Ella ha
affermato che il compito primario di chi fa politica è: “servire il
diritto e combattere il dominio dell'ingiustizia”.
Interloquendo con il Presidente della
Repubblica Napolitano, Ella ha anche auspicato un rinnovamento etico
nel nostro paese, una profonda rigenerazione dell'etica e della vita
pubblica.
Le sue riflessioni scuotono profondamente gli animi e squarciano la realtà.
Noi non possiamo accettare che nella
nostra terra si rafforzi il dominio dei poteri criminali, l'impresa
buona sia scacciata da quella cattiva ed inquinata, il capitale
illegale si sostituisca a quello legale, i nostri giovani non abbiano
lavoro e prospettiva e siano costretti ad andare via e persino tanti
sacerdoti vengano minacciati.
È terribile che per un lavoro
totalmente in nero e sottopagato si debba morire tragicamente come è
successo per le operaie di Barletta.
Non vogliamo essere una terra amara,
ma una terra di libertà per le donne, che qui incontrano più ostacoli e
difficoltà, per gli uomini di oggi, per i nostri figli .
Il cambiamento è indispensabile e possibile.
Ognuno di noi è chiamato ad un esame di coscienza.
Io stesso avverto quotidianamente tutti
i miei limiti e le mie insufficienze personali. Non riesco a fare
tutto quello che vorrei per realizzare il bene comune.
Santità, anche a nome del Sindaco di
Motta S. Giovanni e di tanti altri Sindaci vorrei rivolgere un pensiero
a Francesco Azzarà, nostro corregionale rapito in Darfur,
nell'auspicio che possa tornare presto tra noi.
Il 5 ottobre 1984 il suo predecessore,
il Beato Giovanni Paolo II, si rivolse a noi calabresi esortandoci:
”fatevi animo e abbiate fiducia, sarà un domani migliore”.
Anche Le sue parole, Santità,
lasceranno una traccia indelebile nel cuore di ognuno di noi e
sopratutto nel cuore dei nostri ragazzi: hanno bisogno di essere
incoraggiati per costruire il loro futuro liberi dalle mafie, dai
ricatti e dalle paure.
Basta con la Mafia!
I giovani sono la nostra speranza.
Grazie di aver accettato il nostro invito.
Di essere venuto in mezzo a noi.
La Sua presenza dia coraggio e voce a tutti coloro che ne hanno bisogno, a chi soffre.
La Calabria dei prossimi anni possa
essere all'altezza dei sogni e delle preghiere del suo popolo, nel
solco della carità umile e tenace di S. Francesco di Paola.
Nove secoli fa nella nostra piana
sorgeva l'Abbazia Benedettina di Santa Maria, un grande centro di vita
spirituale e culturale.
Voglia oggi accettare in dono, Santità,
come segno d’affetto di tutta la comunità lametina, l’atto del nostro
Comune con il quale si concede il terreno sul quale potrà sorgere nella
nostra città la nuova chiesa di San Benedetto.
Anche il Vescovo della Diocesi di Lamezia Terme Luigi Cantafora sirivolge co il Santo Padre, ringraziandolo con affetto:
"Santo Padre,
la gioia è grande e traboccante!
La notizia della Sua Visita ci ha riempiti di stupore e gratitudine per essere stati destinatari di tanta benevolenza.
Questi sentimenti si sono accresciuti, nell’attesa di questo giorno, perché l’annuncio della Sua visita ha messo in moto la Chiesa e la società civile.
E ora, Santità, siamo intorno a Lei: il nostro cuore sussulta per la Sua presenza, il nostro spirito attende la Sua parola.
La Diocesi di Lamezia Terme La accoglie in festa insieme a tanti fratelli e sorelle venuti da tutta la Calabria. Così chiamò questa terra per la prima volta Papa Martino I, mentre salpava dalle sue coste diretto esule a Bisanzio. La Calabria, terra bella, ma anche ferita, talvolta rassegnata, ricca di storia, di valori genuini, di sentimenti religiosi e di gioventù.
Questo evento ci unisce, ci fa sentire popolo di Dio, fratelli perché figli dell’unico Padre.
«Nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, cammina!» (At 3,6) è la Parola che ci ha accompagnato in questo tempo di preparazione alla Sua Visita Pastorale e ora, lo stesso successore di Pietro, è qui in mezzo a noi per confermarci nella fede, per incoraggiarci nella speranza, per esortarci alla carità che tutti siamo chiamati a esprimere tra noi e anche nelle molteplici forme del vivere sociale.
Santità, siamo assetati, affamati, desiderosi di ascoltare e ricevere da Lei la Parola di verità, la Parola che risolleva, rialza, fa rivivere! Siamo pronti ad ascoltare la Parola generatrice della vera vita, poiché non vogliamo che il nostro popolo perisca per mancanza di conoscenza (cfr. Os 4,6).
Nel 2006, nella Basilica Vaticana, Lei così esortò i pellegrini calabresi: «Non stancatevi... di attingere con coraggio dal Vangelo la luce e la forza per promuovere un’autentica rinascita morale, sociale ed economica della vostra Regione» (Udienza, 13 dicembre 2006).
Oggi attendiamo il Suo autorevole incoraggiamento, la Sua spinta, perché la nostra fede, purificata dal crogiolo della nostra storia, possa essere nel presente sempre più luminosa e audace e la nostra Chiesa sappia osare, perché innamorata di Cristo e dell’Evangelo.
In questo territorio già intriso di spiritualità grazie agli insediamenti monastici basiliani e, in tempi recenti, simbolo di speranze di sviluppo economico mai pienamente intrapreso e sostenuto, qui oggi celebriamo l’Eucaristia con il Successore di Pietro.
La promessa del Signore, di essere con noi per sempre, si realizza. La gioia è al culmine; è una gioia che proviene dalla Pasqua del Cristo ed è simbolicamente significata dal dono che la nostra Chiesa Le offre.
Grazie Santità, per la Sua presenza in mezzo a noi, per la consolazione e il conforto che la Sua Visita infonde nei nostri cuori e per lo slancio di fede che suscita nelle nostre vite".